Mercoledì 20 giugno 2018, l’insegnante Concetta Cacciani, che nel corso di 9 mesi ha sostenuto con lezioni integrative svolte in qualità di volontaria, l’alfabetizzazione dei richiedenti asilo accolti da Svoltare nella struttura di San Michele Tiorre frazione del Comune di Felino, ha festeggiato con i suoi alunni migranti la chiusura del ciclo di lezioni che ha svolto con grande generosità e spirito umanitario da ottobre 2017 a giugno 2018.
Nel cuore delle colline felinesi, i richiedenti asilo hanno avuto l’occasione di parlare della propria esperienza, del proprio viaggio, ognuno mostrando gli ottimi progressi nell’apprendimento della lingua italiana.
Si è trattato di una vera e propria festa di classe ed un’occasione per proseguire il percorso d’integrazione con la comunità che li ha accolti, conversando e confrontandosi con la loro maestra Concetta e con le altre insegnanti volontarie Marzia e Anna Maria, ma anche con il Sindaco e il Vicesindaco di Felino, Elisa Leoni e Simona Damenti, che erano presenti in questo pomeriggio passato all’insegna dell’incontro e dello scambio culturale. Una giornata che testimonia quanto questa comunità abbia saputo cogliere nei migranti, dopo un iniziale clima di diffidenza, un’opportunità preziosa per lo sviluppo sociale del territorio. L’umanità di cui i richiedenti asilo sono portatori, in un comune come quello di Felino, è occasione di arricchimento culturale, come hanno ben sottolineato le parole di Concetta: «Quando, nell’ottobre scorso, i ragazzi sono arrivati a San Michele Tiorre tra le reazioni contrarie di gran parte della popolazione, ho avvertito decisamente che quel modo di sentire non mi apparteneva e mi sono chiesta cosa potevo fare per trasmettere loro la mia vicinanza e solidarietà. Li ho incontrati, ho compreso il vissuto difficile e le loro necessità ed ho offerto quello che ho fatto per tutta la vita: l’aiuto ad esprimere bisogni e sentimenti con l’apprendimento della lingua. Per mesi, due volte la settimana, sono andata nella casa di San Michele per supportarli nei compiti ed avviarli ad una conversazione sempre più articolata. Si è creato subito un clima di scambio e amicizia, che ha arricchito il sentimento di umanità di ciascuno. A fine corso, mi è sembrato bello trascorrere un pomeriggio di giocosa spensieratezza nella nostra casa di Barbiano che col suo ampio spazio esterno molto si presta a queste attività. E’ stato commovente vederli giocare insieme a calcetto, a basket, ai rigori in una felice mescolanza di etnie, quando invece nel mondo stanno vincendo diffidenze, paure ed egoismi».
L’appuntamento per la ripresa dei corsi è per il prossimo settembre…